Chiudiamo oggi con l’intervista a Luciano Polinari, amministratore delegato di TECSO – società specializzata in analytics, big data e data governance, acquisita da Atum nell’ottobre 2020 – la prima parte del progetto InsurNEXT, dedicato alla presentazione delle società che costituiscono il GRUPPO ATUM.
Dopo il dettaglio sulla piattaforma I2G di TECSO, oggi vogliamo farvi scoprire il ruolo importante che la Ricerca accademica ha nell’impianto delle competenze tecnologiche che il nostro Gruppo intende esprime, soprattutto nell’applicazione delle tecnologie cognitive e predittive, e di AI nell’ambito dei processi dedicati al settore assicurativo, e non solo.
Grazie al suo Laboratorio di Ricerca e Sviluppo nella sede di Rende, collegato con l’Università della Calabria, TECSO è, infatti, protagonista nel campo della “RICERCA & SVILUPPO” e ha attivato collaborazioni accademiche e scientifiche importanti aggiudicandosi a marzo 2020 – in partnership con la società proponente, Energent Spa e l’Università della Calabria (e le altre realtà coinvolte) – il progetto LAOCOONTE, che lavora sulla profilazione del dato sul soggetto, in ambito sanitario e assicurativo. Progetto inserito nell’ambito «Imprese e Competitività» per la Crescita Sostenibile.
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Il progetto, della durata di 24 mesi, ha come obiettivo il design, lo sviluppo e il testing in ambito assicurativo e bancario, sanitario e industriale di una piattaforma che consenta di:
- Raccogliere e normalizzare i dati provenienti da Data Lake, Data Warehouse o Sensori IoT
- Costruire il modello di analisi in base all’attuale offerta, catena produttiva e all’attuale modello di business
- Guidare l’utente alla costruzione del modello di forecasting in base al processo che è necessario ottimizzare
In particolare, TECSO dovrà definire un framework applicativo per la profilazione del dato sul soggetto per la realizzazione e commercializzazione di una piattaforma software che va a strutturare un modello “universale” in grado di prescindere dalla tipologia del dato e applicabile a settori diversi.
«L’innovatività del progetto sta nel regolarizzare i dati in base al risultato che si vuole ottenere – spiega LUCIANO POLINARI – e nel selezionare i migliori algoritmi di classificazione e predizione. E questo, attraverso un’interfaccia semplice, fruibile direttamente dall’utente funzionale».