di Iberio Michieli*
Atum e le soluzioni di RPA (Robotic Process Automation) per le Compagnie di Assicurazioni. Il focus è stato al centro di una Conference che Atum – certificata Uipath per progetti RPA – ha coordinato in questi giorni e a cui hanno partecipato oltre 50 partecipanti.
Sul tavolo i vantaggi e le applicazioni pratiche di queste soluzioni automatizzate per l’ambito Insurance, a partire proprio da un confronto sul tema dell’efficienza di processo e del livello di sofisticazione dei dispositivi RPA, sempre più rivolti ad affrancare i dipendenti da attività noiose, talvolta logoranti, insoddisfacenti e, sotto il profilo della motivazione, potenzialmente pericolose.
Si è parlato inoltre di quali siano le metriche/paramentri più efficaci da utilizzare per valutare l’opportunità di introdurre dispositivi RPA, le modalità migliori da seguire e quale sia l’ampiezza dell’intervento da effettuare.
Per Atum sono intervenuti Fabio Piccinini, AD e founder di Atum, Danilo Salvau, coordinatore dei Progetti RPA (i c.d. AtumBOT) e il sottoscritto, in qualità di Senior Business Analyst.
A noi il compito di presentare quello che è l’approccio pragmatico di Atum nelle tematiche RPA, proprio in merito alla valutazione dell’introduzione degli AtumBOT, basata su una serie di indicatori che riguardano l’ambito di intervento stesso. L’approccio di Atum consente infatti di valutare immediatamente le condizioni di introduzione RPA nei processi insurance.
Si sono andati a presentare alcuni esempi di AtumBOT che abbiamo realizzato e che sono in esercizio presso Compagnie clienti ed in particolacre alcune fasi dei processi di Portafoglio, Contabilità Tecnica, Supporto Utente, Community Management. Sono i primi, ancora semplici, esempi di automazione che però già vanno ad impattare su “tempi”, costi e annullamento dei margini di errore, ed insistono su quei processi critici in quanto influenzati da normativa cogente. Attività che solo un anno fa facevano tremare i polsi ai Responsabili Contabili, ora operano di notte ed inoltrano il resoconto della propria attività alla casella di posta elettronica del Funzionario, impegnadolo solo ad allineare pochi movimenti di emesso ed incasso. L’abbattimento di arretrato contabile e dei sospesi di fine periodo sono stati abbattuti in modo impressionante.
Abbiamo inoltre individuato alcune progettualità, mirate a contestualizzare – nei singoli processi Insurance – dispositivi di machine learning e AI che possano ottimizzare e velocizzare il time to market dell’offerta/servizio, razionalizzare la gestione, migliorare il monitoraggio dei processi normativi e organizzativi. Ma anche l’assistenza sul cliente.
Danilo Salvau, coordinatore dei Progetti RPA (i c.d. AtumBOT), ha illustrato gli indicatori seguiti ai fini dell’ingresso di un dispositivo RPA nei processi insurance. Un metodo empirico ma di utilizzo immediato ed efficiente, che riduce drasticamente i tempi di analisi giungendo a risultati identici.
La tabella persegue lo scopo di sintetizzare sia la complessità dei processi, sia la probabile area di efficentamento e risparmio degli FTE. Si tratta di uno strumento di analisi veloce, probabilmente ad ausilio anche del Self Assessment da parte del Cliente, il quale può autonomamente valutare la profittabilità di un intervento RPA nella propria Organizzazione.
Come ribadito anche da Fabio Piccinini, Ceo di Atum, l’approccio della nostra Factory, tradizionalmente Partner nella System Integration, intende essere quello di individuare immediatamente gli ambiti candidati per poter analizzare solo i processi meritevoli di automazione, senza la necessità di un assestment globale che non faciliterebbe la variabile “tempo”.
Solution Partner sui temi RPA, UiPath ha concluso la Conference illustrando il panorama degli sviluppi lato Factory, dimostrando la velocità con la quale gli Utenti di Processo possono svolgere in autonomia una prima analisi di processo per poter poi delineare, con il supporto di Atum, le logiche dell’automazione.
Quali sono, quindi, i prossimi passi? Anzitutto cercare di “evangelizzare” l’industry assicurativa ponendo in risalto l’utilità dei dispositivi RPA e la loro equità in termini di rapporto costo/prestazioni interne. Poi, orientare i nostri asset aziendali verso una rapida automazione. Non tutti i software utilizzati dagli Utenti, soprattutto quelli “datati” o poco manutenuti, sono agevolmente trattabili mediante RPA; in tal caso proporremmo le nostre soluzioni che già da un paio di anni sono disegnate e realizzate affinchè possano essere oggetto di lavoro da parte di un Robot.
Il futuro che si prospetta è ricco di progetti e aspettative e Atum è posizionata sulla frontiera delle soluzioni IT più all’avanguardia per il mondo Insurance e Insurtech.
*Iberio Michieli, Senior Business Analyst – Atum Technologies and Solutions